Premio Asimov Edizione VII 2022

Tra i vincitori della settima edizione del Premio Asimov si segnala ancora una volta uno studente del nostro Istituto: si tratta del giovanissimo Michele Napolitano, alunno di prima Scientifico.

A Michele, che con il suo coinvolgente entusiasmo si è cimentato nella recensione del saggio “La sfrontata bellezza del cosmo” di Licia Troisi, vanno le congratulazioni della Dirigente e dello Staff di Vicepresidenza, nonché dell’intero Istituto.

A seguire – come “sfrontato” incitamento alla diretta lettura dell’opera – presentiamo il testo della recensione premiata.

 

“La Sfrontata Bellezza del Cosmo” è un’opera del 2020 della scrittrice, divulgatrice e astrofisica italiana Licia Troisi, la quale si è dedicata frequentemente a produzioni fantasy. In questo, che è un lavoro prettamente indirizzato a tematiche scientifiche, l’autrice guida il lettore in un sublime viaggio, capace di evidenziare innovazioni cardine nell’ambito astronomico, le quali hanno mutato inesorabilmente le nostre percezioni dell’infinito che ci avvolge: una realtà che mai abbiamo potuto toccare concretamente, e per cui le domande dell’umanità perdurano da millenni. La vita dell’uomo è infatti caratterizzata da un’illimitata curiosità; la stessa ci spinge a studiare ed approfondire con cura ogni aspetto che provochi in noi dubbi o domande. Perciò, la storia delle tecnologie si dipana anche attraverso tale lettura fantasmagorica del passato. Tra le pieghe delle pagine, sembra che il fascinoso approccio della Troisi voglia prendere per mano il lettore, e mostrargli quattordici effigi simboliche e degne di nota, derivanti da sfavillanti processi di rivoluzione, i quali hanno senz’altro richiesto l’annoso impegno di moltissime menti eccelse. Eppure, nonostante i fiumi d’inchiostro che creano parvenza di cotanto ingegno, l’animo umano pare sempre insoddisfatto e voglioso di raggiungere mete più elevate, sminuendo i progressi già effettuati e originando un imperterrito desiderio di conoscenza. A fronte di studi approfonditi, teorie matematiche e scientifiche, il fervore culturale è elevatissimo, tanto da poterle smentire anche in pochissimo tempo, dando vita a costanti dibattiti. Seguendo la linea di narrazione, la scrittrice esordisce con l’affresco di Giotto risalente a circa ottocento anni fa, per giungere fino alla prima immagine mai ricostruita di un buco nero, risalente al 2019 e reputata un autentico fenomeno pop. Quella che appare come una prosa di divulgazione è in realtà molto di più, in quanto possiede la dote di coinvolgere l’interesse di una moltitudine di lettori, data la chiarezza nelle spiegazioni di fenomeni, altrimenti decisamente complessi. I periodi sono semplici, in prevalenza paratattici. Analoga è la peculiarità del lessico: pur essendo mirato e settoriale, la delucidazione terminologica è esaustiva. Certamente, assaporare la bellezza espressa dal libro non è sempre semplicissimo per chi è del tutto inesperto: qualche nozione già acquisita in materia è sicuramente vantaggiosa. Palese è la correzione della visione comune dell’uomo di scienza che l’autrice vuole trasmettere; come la stessa afferma, «la scienza è espressione della società, e gli scienziati sono pur sempre uomini, portatori di istanze e sentimenti che spesso non hanno molto a che fare con la fredda razionalità che in genere si associa alla ricerca». Ma non è tutto qui, perché la Troisi cerca di combattere con forza la disparità di genere nella storia scientifica: troppe volte le scienziate sono state oscurate e continuano oggigiorno ad esserlo, per via del maschilismo radicato nel settore. Identifico, personalmente, l’opera in questione come una scorrevolissima “terapia astronomica” in quattordici pillole fotografiche, poiché svela quanto il Cosmo ci affascini e ci offre le ali adatte alla sua fruizione, quasi fossimo “novelli Icari”. La fascinazione verso l’infinito e verso ciò che non è direttamente tangibile dalla Terra assume, quindi, un ruolo sostanziale. L’appello è univoco: siate affamati e folli de “La Sfrontata Bellezza del Cosmo"!

Michele Napolitano