Ai componenti del Consiglio d’Istituto
Ai docenti
Alla DSGA
Al personale ATA
Alle famiglie degli studenti
Agli studenti
la guerra russo-ucraina, l’endemico conflitto israelo-palestinese con i suoi terrificanti sviluppi, le sfide infinite lanciate dall’avvento dell’AI, la globalizzazione turbo-capitalista che allarga sempre più la forbice tra ricchi e poveri mettendo in difficoltà le democrazie, la crisi dell’ecosistema che minaccia l’umanità intera: di fronte a tutto ciò e a molto altro il senso d’impotenza che ci assale rischia di trasformarsi prima in rassegnazione e poi in indifferenza. Ma cosa possiamo fare?
Oggi inizia per me un nuovo triennio in questo Istituto che tanto mi impegna, ma che anche tanto mi dà in costruttive collaborazioni quotidiane. È così che sperimento la gioia e la soddisfazione di lavorare per molte ragazze e ragazzi. È così che resisto alla resa verso la desertificazione delle relazioni che intorno ci minaccia. Si tratta di sbocciare là dove il destino ci ha gettato portando colore e profumo come fanno tanti fiori ai lati delle strade asfaltate o in angoli remoti dove nessuno potrà mai apprezzare la loro esistenza.
Tra pochi giorni inizia un nuovo anno scolastico. Il 2025/2026 sarà unico, come ciascuno di quelli passati. Auguro alle famiglie, ai docenti, al personale e naturalmente a tutte le studentesse e studenti dell’IIS “Leonardo da Vinci” la forza e il coraggio necessari per fiorire là dove ci si trova, senza risparmio e senza retorica, nella semplicità di chi sa ospitare le proprie imperfezioni e farne materiale per una comprensione empatica delle persone che ci circondano. Ritrovare nella semplice gentilezza la convinzione che qualcosa intorno a noi si può cambiare, che il bene è contagioso più del male: questa è la mia speranza! La scuola, con l’aiuto di tutti e di ciascuno, può essere il luogo dove maturare quella responsabilità che tocca ognuno di noi e che Italo Calvino ha mirabilmente così riassunto:
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.
Buon anno scolastico a tutti!
Civitanova Marche, 1/09/2025
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott. Francesco Giacchetta
Personale scolastico