Erasmus+ Gaya : Polinesia

Emozione unica poter atterrare all’alba a Tahiti dopo 24 ore di volo, 26 gradi, collane di fiori profumate e sorrisi ad accoglierci sulle note dolci dell’ukulele.

La Polinesia è infatti l’ultima delle 6 mobilità Erasmus+ Gaya per noi 6 partners referenti del progetto. Un’idea nata dalla mia piccola stanza, il giorno dopo la chiusura del mondo per Covid 19: si è aperto così un universo nuovo di contatti virtuali, amicizie e speranza di potersi realmente incontrare. Agosto 2020 la notizia meravigliosa che il nostro progetto era stato approvato dalla Comunità europea. Un anno interminabile di attesa e paura anche per la guerra in corso, prima di poter realizzare le mobilità, cercando di sostenere sempre la motivazione degli studenti. E poi via in Belgio, accoglienza a Civitanova, Finlandia, Lettonia, Francia e infine Polinesia. Un sogno ad occhi aperti, insieme alla classe 2°G nel 2019, diventato finalmente reale. Tutta la classe ha potuto beneficiare delle mobilità, tutti gli studenti hanno potuto viaggiare e vivere fino in fondo la forza travolgente dell’Erasmus+. E’ per questo che la canzone che hanno scritto, cantato e suonato per noi i nostri amici Polinesiani, risuonerà per sempre nei nostri cuori con infinita dolcezza. Puri ed accoglienti come la Natura che li circonda, i Polinesiani ci hanno riportati ai Valori fondamentali della vita, grazie alla loro gentilezza, pacatezza, tranquillità e piccoli gesti rituali come il saluto ( ‘ia ora na), la preparazione tutti insieme di collane di fiori profumatissimi e danze armoniche.

Anche nel Liceo di Taravao si respira quest’aria di condivisione serena, che ha favorito la realizzazione della sintesi di questi 3 anni di lavori transnazionali, presentati al CESEC ( Conseil Economique Social Environnemental et Culturel) di Papeete. A Tahiti ci conoscevano tutti grazie al reportage sul nostro progetto Erasmus+ Gaya, mandato in onda nella televisione nazionale, e per un piacevole gioco delle parti, ci siamo sentiti ”esotici “, interessanti e “celebri”, proprio come “Un Persan à Paris” di Montesquieu. Abbiamo anche assaporato il piacere di vedere i surfisti in allenamento per le Olimpiadi 2024, che vedrà come sede organizzativa la casa del nostro collega Ariitea ( il padre e la sorella sono campioni del mondo di piroga). Con le lacrime agli occhi, ci siamo lasciati con un “Au revoir”, perché l’Erasmus+ unisce, per sempre.

Nana ( in polinesiano “arrivederci”).

Maria Luigia Bizzarri referente progetto Erasmus+ Gaya.

 

Di seguito la parola ad Edith Orhan e classe 5°G

DA CIVITANOVA A TAHITI

Il 21 aprile siamo partite per la Polinesia francese grazie al progetto Erasmus Gaya. Sebbene in aereo sentissimo già quella forte adrenalina di intraprendere una nuova avventura, ciò che abbiamo vissuto ha superato ogni nostra possibile aspettativa. Siamo state travolte da una cultura che, nonostante fosse evidentemente molto lontana dalla nostra, ci ha permesso di scoprire noi stesse.

Ad accoglierci, infatti, abbiamo trovato delle persone pronte ad aprire i loro cuori, a mostrare le proprie emozioni nella loro completezza in tutte le arti, passando dalla danza con i loro balli tipici ai tatuaggi, simbolo della loro identità e portavoci della loro storia. Per non parlare, inoltre, del forte legame con la natura, senza dubbio protagonista della Polinesia, che abbraccia l’uomo ma al tempo stesso ristabilisce l’ordine affermando la sua potenza.

Per il nostro progetto, incentrato sul cambiamento climatico, poter vedere con i propri occhi foreste incontaminate e distese di acqua immense, tra cui la barriera corallina, quasi intatta al contrario di altre zone del mondo come l’Australia, ma non del tutto fuori pericolo, è stato un campanello di allarme. Abbiamo toccato con mano ciò che il mondo ci offre, una meraviglia che noi abbiamo il dovere di proteggere e amare. L’amore, infatti, è ciò che ha unito etnie e realtà diverse: italiani, belgi, finlandesi, lettoni, francesi e polinesiani, tutti con lo stesso grande desiderio di spingere l’umanità verso un futuro migliore. Sono stati in particolare alcuni gesti precisi che ci hanno permesso di connetterci con la natura: passeggiare scalzi sul prato, sentire il sole sulla nostra pelle mentre ammiravamo l’isola in barca, assaporare il tramonto, realizzare braccialetti, gonne, collane con le foglie dell’albero del banano, bere l’acqua di cocco dal frutto appena colto, indossare i fiori tipici tra i capelli e pranzare completamente immersi nell’acqua di un fiumiciattolo tra alberi della Mangrovia, foresta tipica dei bassi litorali delle zone tropicali, un ambiente caratterizzato da una biodiversità ricchissima e ad oggi minacciato dall’innalzamento del livello del mare causato dai cambiamenti climatici. Questi sono solo alcuni degli aspetti della cultura tahitiana di cui ci siamo innamorate, una realtà amata dal proprio popolo e trasmessa di generazione in generazione con orgoglio, uno stile di vita al ritmo della natura, segnato anche dalla musica, la quale ha un ruolo fondamentale nella loro quotidianità. Abbiamo infatti appreso alcune canzoni tipiche e alcune parole della loro lingua tra cui il saluto “Io ra na”, “Miti” ovvero acqua di mare e “Mana”, simbolo dell’energia vitale.

Le emozioni lasciate da questa esperienza sono indescrivibili, e ciò di cui siamo orgogliose è di aver intrapreso una crescita personale e stretto dei legami fortissimi con delle persone che ci sembrava di conoscere da una vita.

Saremo per sempre grate a questo progetto che ha reso possibile dar voce alle nostre idee per un mondo più sostenibile: poter svolgere l’ultima sessione di questo Erasmus nella sede del CESEC “le Conseil Économique, Social, Environnemental et culturel” a Papeete ci ha reso soddisfatte di tutti i lavori che abbiamo portato avanti dal 2019, anno in cui abbiamo iniziato questo percorso, senza poter immaginare che avremmo vissuto delle esperienze che porteremo per sempre nel cuore.

Siamo giunti al termine di questo viaggio ma sappiamo che, d’ora in poi, rincorreremo la vita alla ricerca del nostro Mana.

 

5G

Agostini Alessia,  Aleandri Nicole,  Baldassarri Noemi.


VIDEO 

Danza 1 Danza 2 Danza 3 Bagno