XXXI EDIZIONE A.S. 2022-2023 - FASE D'ISTITUTO

Di Lara Bevilacqua

Anche quest’anno, lo scorso 15 febbraio, numerosi studenti del triennio del nostro Istituto hanno partecipato con grande impegno alla fase d’Istituto dei Campionati di Filosofia (ex Olimpiadi di Filosofia), giunti alla XXXI edizione, organizzati dal MIUR e inseriti nel programma nazionale per la valorizzazione delle eccellenze d’intesa con la SFI. Nel caso di questa gara il detto “l’importante non è vincere ma partecipare” non è vuota retorica o “magra consolazione”! I Campionati in questione, infatti, sono di Filosofia: la sfida è innanzitutto l’occasione per dia-logare con i grandi pensatori della tradizione filosofica occidentale e per filosofare in prima persona utilizzando la scrittura. Per dirlo con un gioco di parole: la competizione è solo il pre-testo per scrivere un testo! Nello specifico un saggio argomentativo. Al di là del risultato, dunque, tutti gli studenti traggono da questa iniziativa formativa - ormai “di casa” nel nostro Istituto - grandi benefici: migliorano le loro capacità argomentative, rafforzano il loro spirito critico e, soprattutto, ciascuno di essi ha la preziosa opportunità di diventare, per un giorno, “un inventore, un fabbricatore, un creatore di concetti”[1] … insomma un filosofo! Se come scrive Gilles Deleuze: “non c’è un cielo per i concetti; devono essere inventati, fabbricati o piuttosto creati e non sarebbero nulla senza la firma di coloro che li creano”[2], allora i Campionati di Filosofia sono davvero una feconda fucina! Quest’anno, le tracce filosofiche tratte da Arthur Schopenhauer (ambito gnoseologico/teoretico), Simone Weil (ambito etico), Isaiah Berlin (ambito politico) e dal grande poeta inglese John Keats (ambito estetico) - la grande poesia, come la filosofia, donne à penser[3]! - hanno permesso ai ragazzi di confrontarsi con questioni a dir poco abissali. Con il filosofo di Danzica hanno riflettuto sul fatto che “è anche la conoscenza della morte, e con essa la considerazione del dolore e della miseria della vita, ciò che dà il più forte impulso alla riflessione filosofica e alle spiegazioni metafisiche del mondo”. Con l’ascetica e inquieta S. Weil, invece, hanno avuto modo di analizzare la duplice forma che la violenza può assumere: quella che uccide - “puntuale” e “grossolana” - e quella, “più raffinata nei suoi metodi, e più sorprendente nei suoi effetti”, che impietrisce perché in grado “di trasformare in una cosa un uomo ancora vivo”. Con I. Berlin, il filosofo che ha indagato la libertà, si sono chiesti se sia possibile o meno “eliminare del tutto la possibilità del conflitto – e della tragedia – dalla vita umana, sia personale, sia sociale”. Infine, con J. Keats hanno riflettuto sul valore salvifico della bellezza giacché, come scrive il poeta, “una cosa bella è una gioia per sempre/il suo splendore aumenta/mai potrà passare nel nulla”. Tra i tanti coraggiosi che hanno avuto l’ardire e l’ardore di confrontarsi con tali tematiche, alcuni, per la rigorosa eleganza della loro penna e per l’acume profondo e cristallino del loro logos, si sono distinti e hanno più che meritatamente conquistato il podio. Quel che conta è partecipare e … filosofare - è vero! - ma i Campionati di Filosofia sono pur sempre dei CAMPIONATI e dei vincitori devono pur esserci! Per il canale A, in lingua italiana si sono classificati: AMICUZI RICCARDO della III B Scientifico (primo classificato) e IOVENE DANIELE della IV B Scientifico (secondo classificato). Per il canale B, in lingua straniera: NAPPA FULVIA della V G Linguistico (prima classificata) e ALEANDRI NICOLE della V G (seconda classificata). Quest’ultima, impegnata in un’altra pregevole esperienza formativa, è stata costretta a rinunciare alla prossima tappa dei Campionati e sarà sostituita da MATTEI AGNESE della VA Scientifico (terza classificata, per il canale in lingua straniera). Il prossimo 16 marzo saranno quindi Riccardo, Daniele, Fulvia e Agnese a gareggiare per la selezione regionale dei Campionati … L’agone filosofico prosegue! Un’altra occasione per creare concetti! Forza ragazzi!

 

I Saggi degli studenti classificati.

Riccardo Amicuzzi, La casa della poesia non avrà mai porte

Daniele Iovene, L’irriducibilità dell’uomo

Fulvia Nappa , L’Essence de l’homme

Nicole Aleandri, La clé de la Verité

Agnese Mattei, The perpetual Mystery of Existence



[1] S. Grandone, L’esercizio del pensiero. Filosofia per concetti, Diarkos, 2020, pp. 18, 19.

[2] G. Deleuze - F. Guattari, Che cos’è la filosofia? (1991), Torino, Einaudi, 1996, p. XIII.

[3] Il filosofo Paul Ricoeur, nel testo Il simbolo dà a pensare, ha mostrato come nella lingua francese “donne à penser” significhi sia “dare a pensare” (mettere in questione, far riflettere, spingere all’interrogazione) sia “fare dono” (donne) al pensiero. E questo ovviamente vale non solo per la filosofia ma vale, o dovrebbe valere, anche per gli altri linguaggi.
Da qui la scelta della Commissione d’Istituto di proporre come traccia il celebre testo poetico di J. Keats.

Allegati

Campionati di Filosofia-fase d'Istituto.pdf