Un albero per il futuro

  

 

Anche il nostro Istituto ha aderito al progetto nazionale di educazione ambientale "Un albero per il futuro" coordinato dai Carabinieri Forestali - Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità e in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente.
Saranno una quarantina - tra ginestre, lecci, aceri, roverelle e ornielli - le piante che arriveranno anche nella nostra scuola entro la fine del 2021 direttamente dal vivaio forestale di una delle 130 Riserve Naturali gestite con passione e competenza dai Carabinieri Forestali. Nel nostro caso saranno il centro per la biodiversità forestale di Pieve Santo Stefano, nell'aretino, e quello umbro di Assisi a fornirci le essenze vegetali da mettere a dimora.

L'obiettivo, piuttosto ambizioso, è quello di creare un grande "bosco diffuso" grazie al coinvolgimento del maggior numero di scuole di tutta Italia: per l'anno in corso ci si augura di distribuire gratuitamente almeno 60.000 piante autoctone che rappresenteranno un'ottima occasione per lezioni di scienze all'aperto, così da avvicinare concretamente i giovani alle tematiche ambientali e contribuire in prima persona a ridurre i cambiamenti climatici.
Queste piante si andranno ad aggiungere al patrimonio arboreo italiano che conta, sulla base dell'inventario forestale nazionale, circa 12 miliardi di alberi: oltre ad essere dei veri e propri scrigni di micro-biodiversità, gli alberi sono anche dei formidabili "sequestratori" di anidride carbonica. Si calcola infatti che le foreste italiane riescano a stoccare ogni anno oltre 45 milioni di tonnellate di CO2.

Anche le piante che arriveranno al "Da Vinci" saranno geolocalizzate grazie ad uno speciale cartellino identificativo e sarà possibile seguire a distanza l’andamento e l’espansione del nuovo "bosco urbano", apprezzando il progressivo risparmio di CO2. Su scala nazionale il progetto sarà monitorato dai ricercatori dell'Università della Tuscia che confronteranno le curve di accrescimento delle nuove piante con i dati relativi allo stoccaggio di anidride carbonica: in questo modo sarà possibile verificare, anche on-line, l'assorbimento complessivo di CO2 e il piccolo ma concreto contributo che le scuole daranno per il contenimento del riscaldamento globale.

I ragazzi delle classi che parteciperanno al progetto potranno poi seguire, con le loro famiglie, i consigli dei Carabinieri della Biodiversità per prendersi cura delle singole specie sin dalla fase pre-impianto, seguendo le informazioni contenute nel “Portale del bosco diffuso” che consente la registrazione dei partecipanti all’iniziativa, l’individuazione della posizione precisa degli alberi e di verificare lo sviluppo progressivo di quelli che diventeranno piccoli, nuovi boschi. Saranno anche organizzate lezioni a distanza, con la proiezione di filmati e di immagini delle magnifiche Riserve Naturali dello Stato, veri tesori della natura di casa nostra amministrati e curati dall’Arma dei Carabinieri, approfondendo i benefici ecologici degli alberi e immaginando un futuro sempre più "verde" e "sostenibile".

Per il Dipartimento di Scienze naturali
Prof. David Fiacchini